AIDS: La battaglia continua
Il virus dell’AIDS, Acquired Immune Deficiency Syndrome, ha fatto la sua comparsa più di 40 anni fa, ma la battaglia contro questa malattia non si è mai fermata.
In Italia, come nel resto del mondo, l’AIDS è stata a lungo considerata una condanna a morte. Ma oggi, grazie alla scoperta dei farmaci antiretrovirali, l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da HIV è aumentata notevolmente.
Nonostante i progressi compiuti, la lotta contro l’AIDS è ancora lunga e difficile. Secondo i dati dell’OMS, nel 2020 circa 37,7 milioni di persone in tutto il mondo vivono con l’HIV, di cui 1,5 milioni di nuove infezioni e 680.000 decessi.
In Italia, l’AIDS è stata una vera e propria emergenza sanitaria negli anni ’80 e ’90, ma negli ultimi anni il numero di nuove infezioni si è stabilizzato intorno alle 3.000 unità l’anno. Nonostante ciò, la prevenzione rimane un tema cruciale nella lotta contro l’HIV.
Secondo il Ministero della Salute, il 73% delle nuove infezioni in Italia si verifica tra gli uomini, mentre il 27% tra le donne. La trasmissione sessuale è la principale via di infezione, seguita dall’uso di siringhe e aghi infetti.
La prevenzione è quindi fondamentale. L’uso del preservativo, l’informazione sulla malattia e la disponibilità di test gratuiti per la diagnosi precoce sono le armi principali per combattere l’AIDS.
Ma la lotta contro l’AIDS non è solo una questione di prevenzione. È anche una questione di diritti umani e di accesso ai farmaci. In molti paesi del mondo, infatti, i farmaci antiretrovirali sono ancora difficili da ottenere, a causa del loro alto costo o della mancanza di infrastrutture sanitarie adeguate.
L’AIDS colpisce in particolare le persone più vulnerabili della società, come le persone LGBTIQ+, le persone che usano droghe, le donne e i bambini. È quindi importante che la lotta contro l’AIDS sia inclusiva e non lasci nessuno indietro.
Nonostante i progressi compiuti, la lotta contro l’AIDS continua. La prevenzione, l’accesso ai farmaci e la lotta contro la discriminazione sono le sfide principali che dobbiamo affrontare. Ma con il giusto impegno e la giusta attenzione, possiamo sconfiggere questa malattia una volta per tutte.