HIV: La situazione in Italia
L’HIV continua a rappresentare un grave problema di salute pubblica in Italia. Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, nel 2020 sono stati registrati 3.132 nuovi casi di HIV nel nostro paese, portando il totale dei casi accertati dal 1982 ad oltre 135.000.
Il virus dell’HIV è trasmesso principalmente attraverso i rapporti sessuali non protetti, l’uso di siringhe non sterili e la trasmissione da madre a figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. Tuttavia, grazie alle campagne di prevenzione e all’accesso alle terapie antiretrovirali, la mortalità legata all’HIV è drasticamente diminuita.
Nel 2020, sono stati registrati in Italia 81 decessi legati all’HIV, un numero nettamente inferiore rispetto ai 408 decessi registrati nel 2008. Ciò è in gran parte dovuto alle terapie antiretrovirali che, se assunte correttamente, permettono di tenere sotto controllo l’infezione e prevenire la comparsa di malattie opportunistiche.
Rimangono ancora delle sfide da affrontare per quanto riguarda la diffusione del virus e l’accesso alle cure. Secondo l’ultimo rapporto di ONUSIDA, nel 2020 solo il 71% delle persone affette da HIV in Italia erano a conoscenza della loro infezione. Inoltre, solo il 58% di queste persone ha accesso alle terapie antiretrovirali.
Un’altra sfida da affrontare riguarda la prevenzione dell’HIV tra i gruppi a maggior rischio, come gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini e le persone che usano droghe iniettabili. È importante che le politiche di prevenzione siano efficaci e rispettino i diritti umani di queste persone, evitando la stigmatizzazione e la discriminazione.
l’HIV rimane un problema di salute pubblica in Italia. Tuttavia, grazie alle terapie antiretrovirali e alle campagne di prevenzione, è possibile controllare l’infezione e migliorare la qualità della vita delle persone affette da HIV. È importante che le politiche di prevenzione e cura siano efficaci e rispettino i diritti umani delle persone coinvolte.