Il nuovo Codice Appalti 2023: Le novità in arrivo per le imprese italiane
Il nuovo Codice Appalti 2023 sta per essere varato in Italia e porterà importanti novità per le imprese che partecipano alle gare d’appalto. La riforma, in linea con le direttive europee, ha l’obiettivo di semplificare e rendere più trasparente il processo di selezione delle aziende che si aggiudicheranno i contratti pubblici.
La prima grande novità riguarda la digitalizzazione dei bandi di gara. A partire dal 2023, tutti i bandi di gara dovranno essere pubblicati esclusivamente in formato digitale, al fine di semplificare l’accesso alle informazioni per le imprese e aumentare la trasparenza del processo.
Un’altra importante novità è l’introduzione dell’obbligo per le imprese partecipanti alle gare di dimostrare di aver implementato un sistema di gestione ambientale e di sicurezza sul lavoro. In questo modo si vuole incentivare la cultura della sostenibilità e della sicurezza sul lavoro nelle aziende.
Il nuovo Codice Appalti prevede l’obbligo per le imprese di indicare nel loro curriculum di partecipazione alle gare anche i progetti già realizzati in collaborazione con la Pubblica Amministrazione. Questo strumento permetterà alle imprese di dimostrare la propria esperienza e di aumentare le possibilità di aggiudicarsi i contratti pubblici.
La riforma introduce la figura del Responsabile Unico del Procedimento, che avrà il compito di coordinare tutte le fasi del procedimento di gara e di garantire l’imparzialità e la trasparenza del processo.
Il nuovo Codice Appalti 2023 porterà importanti novità per le imprese italiane che partecipano alle gare d’appalto. Grazie alla digitalizzazione dei bandi di gara, all’obbligo di dimostrare la sostenibilità ambientale e la sicurezza sul lavoro, all’indicazione dei progetti già realizzati in collaborazione con la Pubblica Amministrazione e alla figura del Responsabile Unico del Procedimento, il processo di selezione delle aziende che si aggiudicheranno i contratti pubblici sarà più trasparente e semplificato.