La crisi del 29: una spirale di disastri economici
La crisi del 29 è uno dei momenti più bui della storia economica mondiale. La sua genesi risale alla fine degli anni ’20, quando un’euforia economica basata sulla speculazione e il credito aveva portato a un’esplosione delle borse. Tuttavia, la realtà si è dimostrata ben diversa e nel 1929 il mondo è stato sconvolto dalla più grande crisi economica della storia.
Il 24 ottobre 1929, noto come “Giovedì nero”, la Borsa di New York ha registrato un crollo vertiginoso, con una perdita di oltre il 12% del valore delle azioni. Questo evento ha innescato una reazione a catena che si è estesa in tutto il mondo, portando alla caduta delle borse e alla riduzione dei consumi. La crisi ha colpito duramente l’economia americana e ha causato una riduzione della produzione industriale e un aumento della disoccupazione.
In Europa, la situazione non era diversa. La crisi ha colpito duramente la Germania, dove la disoccupazione è salita a livelli mai visti prima e il potere d’acquisto delle famiglie è crollato. In Gran Bretagna, la recessione ha provocato una riduzione delle esportazioni e un aumento della disoccupazione. In Francia, la crisi ha provocato una riduzione della produzione industriale e un aumento delle difficoltà finanziarie delle imprese.
La crisi del 29 ha avuto un impatto profondo sulla società e sulla politica. La disoccupazione e la povertà hanno colpito duramente molte famiglie, creando un senso di frustrazione e insicurezza. In molti paesi, questa situazione ha favorito l’ascesa di movimenti politici estremisti e di regimi autoritari. In Germania, ad esempio, la crisi ha contribuito all’ascesa del nazismo e all’instaurazione del regime di Hitler.
La crisi del 29 ha avuto un impatto duraturo sull’economia mondiale e ha cambiato per sempre la percezione del capitalismo e delle istituzioni finanziarie. Ha anche portato all’adozione di nuove politiche economiche, come il New Deal negli Stati Uniti, che hanno cercato di porre rimedio ai problemi causati dalla crisi.