La partecipazione italiana alla seconda guerra mondiale: Tra sconfitte e ricostruzione.
La Seconda Guerra Mondiale ha coinvolto il Regno d’Italia come protagonista a partire dal 10 giugno 1940, quando il paese ha dichiarato guerra alla Francia e al Regno Unito. Inizialmente, l’Italia ha avuto un certo successo nei territori coloniali in Africa, ma le perdite subite durante l’invasione della Grecia hanno minato le forze armate italiane.
Nel 1943, l’Italia ha subito una serie di sconfitte in Nord Africa e l’8 settembre dello stesso anno, il governo fascista di Benito Mussolini è stato rovesciato dal Re Vittorio Emanuele III e l’Italia ha cercato di uscire dalla guerra. Tuttavia, i tedeschi hanno invaso il paese e installato il governo fantoccio di Mussolini, noto come Repubblica di Salò.
In seguito, l’Italia è stata teatro di molte operazioni militari da parte degli alleati, che hanno liberato il paese dall’occupazione tedesca. Il 2 maggio 1945, le truppe alleate hanno liberato Milano e il 25 aprile dello stesso anno, le truppe anglo-americane hanno liberato Firenze. Il 2 giugno 1945, il generale tedesco Karl Wolff ha firmato la resa incondizionata delle forze tedesche in Italia.
In totale, la Seconda Guerra Mondiale ha causato circa 330.000 morti italiani e ha distrutto gran parte del paese, causando danni economici e sociali che hanno richiesto anni per essere riparati. Tuttavia, l’Italia è riuscita a ricostruirsi e a diventare una delle potenze economiche più importanti d’Europa.