Trappola digitale: la mia disavventura con G2A e il falso risparmio

Nell’era dei videogiochi digitali, piattaforme come G2A si sono fatte strada grazie alla promessa di prezzi più bassi rispetto agli store ufficiali come Steam, Xbox o PlayStation. Molti utenti, attratti da questi sconti, decidono di acquistare da siti terzi come G2A o Instant Gaming, ma a volte il risparmio può rivelarsi una trappola, come è successo a me.

Tutto è iniziato quando ero alla ricerca di un gioco chiamato Retold. Di solito uso Instant Gaming, piattaforma che conosco e apprezzo per i suoi prezzi competitivi. In questo caso, però, G2A offriva il prezzo più basso, quindi ho deciso di tentare l’acquisto su questa piattaforma. Purtroppo, questa scelta si è rivelata un errore.

Dopo aver selezionato l’opzione più economica tra quelle disponibili, ho acquistato quello che credevo essere una normale chiave di licenza per il gioco. Poco dopo l’acquisto, però, mi sono reso conto di aver frainteso, o meglio, di essere stato indotto a fraintendere. Il titolo dell’offerta lasciava intendere che avrei ricevuto una chiave Steam, ma nei dettagli – nascosti in una descrizione estesa che la maggior parte degli utenti probabilmente non legge – si chiariva che non era così. Non avrei ricevuto una chiave da riscattare sul mio account Steam, bensì un account Steam già creato dai venditori, contenente esclusivamente quel gioco.

L’idea di acquistare un account Steam per un singolo gioco è a dir poco assurda. Chi vorrebbe gestire decine di account solo per giocare a qualche titolo? Senza contare che il risparmio non era neanche così significativo rispetto all’acquisto di una licenza legittima.

Resomi conto dell’errore, ho immediatamente contattato l’assistenza di G2A. Purtroppo, qui è iniziato un vero incubo. La prima risposta che ho ricevuto era un classico copia-incolla, in cui mi si spiegava come scaricare il gioco. Ho risposto nuovamente, chiarendo il problema, ma la risposta successiva è stata ancora peggiore: mi veniva semplicemente detto che il titolo era chiaro e che non c’era nulla da fare. A peggiorare la situazione, l’assistenza di G2A continuava a ignorare le mie successive richieste di aiuto, nonostante avessi aperto sia un ticket su G2A che una contestazione su PayPal.

Ho quindi deciso di ricorrere a PayPal, aprendo una disputa ufficiale. Anche in questo caso, la risposta iniziale è stata automatica e del tutto scollegata dalla mia segnalazione. Dopo giorni di attesa, senza alcuna risposta utile né da parte di G2A né dal venditore, mi sono trovato costretto a chiedere a PayPal di intervenire come arbitro.

Questa esperienza mi ha profondamente deluso. Non mi aspettavo certo un comportamento simile da un venditore che chiaramente gioca sull’ambiguità, ma non da una piattaforma come G2A, che dovrebbe tutelare i suoi clienti. Il fatto che né l’assistenza del venditore né quella di G2A abbiano mostrato interesse a risolvere la questione ha reso la mia esperienza pessima.

In conclusione, non comprerò mai più da G2A. Anche se i prezzi su altre piattaforme come Instant Gaming fossero più alti, preferisco spendere qualche euro in più per avere la certezza di ottenere un prodotto autentico e un’assistenza degna di questo nome.

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