Intelligenza artificiale e big data

Al giorno d’oggi vi è una grande mole di dati che vengono immessi in rete, basta pensare a quanti dati richieda l’utilizzo di internet o social. Insomma, i Big Data sono molto importanti, ma presi essenzialmente per quello che sono, non valgono molto. Ciò che conta è l’affiancamento di software con intelligenza artificiale in grado di gestire e operare in base a questi dati.

In che modo sono collegati Big Data e IA?

Il rapporto è fondamentale per poter ottimizzare tutte le operazioni che ogni utente svolge in internet ogni giorno. I dati, presi singolarmente non bastano, ed è qui che subentra l’IA. L’organizzazione di dati, e la loro rielaborazione permettono di fornire accurate analisi utilizzabili in ogni settore, specialmente quello di marketing.

L’intelligenza artificiale permette dunque di trasformare dati statici in dinamici, potendo connetterli tra loro ed elaborare trend economici, creando tante opportunità di business.

L’innovazione tecnologica è nel momento più alto nella storia, infatti i dispositivi che posseggono IA sono ormai di uso comune, ragion per cui i dati circolano non solo tra dispositivi e aziende fornitrici di servizi. I Big Data che vengono raccolti non sono altro che abitudini dei consumatori, che permettono di procedere con l’attuazione di veri e propri piani di vendita. Sfruttando i trend disponibili e un’accurata strategia di marketing, è possibile potenziare esponenzialmente la crescita dei prodotti ad esempio. L’utilizzo da parte delle intelligenze artificiali dei Big Data è fondamentale non solo per le imprese fisiche e online, ma anche per i consumatori.

L’apprendimento di dati e lo sviluppo di analisi sono le caratteristiche delle IA che generano in automatico un grande successo in qualsiasi settore di applicazione. Il tutto è reso possibile attraverso il lavoro dei grandi sviluppatori di software e algoritmi. L’utilizzo di Big Data è fondamentale per il miglioramento dell’intelligenza artificiale.

Big Data e intelligenza artificiale: riconoscimento delle immagini

Tra i vari campi di applicazione di Big Data e IA è possibile individuare una certa capacità di poter identificare una persona anche in base ad una fotografia o un semplice fotogramma. Nelle stazioni ferroviarie, in alcune città del mondo, le telecamere sono provviste di determinati software utili ad individuare potenziali criminali. Anche la stessa impronta digitale diffusa ormai in qualsiasi dispositivo di nuova generazione è un’applicazione dell’analisi di dati attraverso un’intelligenza artificiale.

Big Data e intelligenza artificiale: assistente vocale

Tanti sono poi i dispositivi che possono essere attivati attraverso una specifica tecnica dell’IA, ovvero, quella del riconoscimento vocale. Infatti, la voce che verrà digitalizzata, assumerà un determinato codice binario, corrispondete alla persona che parla. Tra le impostazioni di configurazione di alcuni dispositivi vi è la possibilità di impostare l’attivazione del dispositivo ad un certa parola o addirittura a seconda del timbro della voce. Basta pensare ai più commerciali assistenti come Alexa, Siri, Google nest…

Big Data e intelligenza artificiale: macchine di ultima generazione

Volendo analizzare invece delle intelligenze artificiali più complesse, un misto di quelle accennate in precedenza, possiamo prendere in esame il caso delle macchine di ultima generazione. Queste, del tutto automatizzate, sono in grado di riconoscere quando il veicolo deve rallentare, quando fermarsi, valutare gli spazi per un possibile parcheggio con il cruise control e tante altre funzioni. Insomma, le macchine ipertecnologiche sono in grado di riconoscere i pericoli, i pedoni stradali e l’algoritmo che c’è dietro il riconoscimento delle immagini, è collegato a quello del sistema di frenata.

È opportuno specificare che la gestione sia di Big Data che di IA viene garantita da sviluppatori esperti e dunque da umani. La regolazione dei termini di privacy, la protezione dei dati sensibili e tanto altro ancora sono infatti sempre sotto la lente di ingrandimento degli enti predisposti a questo genere di controlli, evitando così l’utilizzo fuorilegge dei dati e un’eventuale cessione a terzi non autorizzati.

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