Roberto Fiore: La storia del leader di Forza Nuova

Roberto Fiore è il leader di Forza Nuova, un partito politico italiano di estrema destra. Nato a Roma nel 1959, Fiore è stato un attivista di estrema destra fin dai tempi dell’università, dove faceva parte di un gruppo chiamato Ordine Nuovo. Dopo gli studi, ha continuato a militare nell’estrema destra italiana e ha partecipato a numerosi episodi di violenza politica.

Fiore è stato arrestato più volte nel corso degli anni ’80 e ’90 per reati legati alla violenza politica. Nel 1980, insieme ad altri membri di Ordine Nuovo, è stato arrestato per il cosiddetto “massacro di Bologna”, un attentato dinamitardo alla stazione ferroviaria di Bologna che causò 85 morti e più di 200 feriti. Fiore è stato accusato di essere uno dei mandanti dell’attentato, ma è stato assolto in seguito a un processo molto controverso.

Negli anni successivi, Fiore è stato coinvolto in altri episodi di violenza politica, tra cui l’aggressione ai danni del sindaco di Milano Giuseppe Sala nel 1997 e l’assalto alla sede di un’associazione antirazzista a Milano nel 2006.

Nel 1997, Fiore ha fondato Forza Nuova, un partito politico di estrema destra che ha come obiettivo la difesa della “razza bianca” e della “cultura europea”. Il partito è stato al centro di numerose polemiche per le sue posizioni xenofobe e razziste e per i legami con gruppi neofascisti e nazionalisti.

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